ITINERARIO STABILE 07 - “CITTA’ per forma SCENICA”

III edizione

“immaginare è incominciare il processo che trasforma la realtà” Bell Hooks


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Così come la città-zona che abitiamo è aperta, piena di spaccature e non riconducibile ad un unico punto di vista-opinione, anche noi affronteremo lo spazio, il tempo e l’arte con uno sguardo obliquo che disfi il punto di vista unico ed omogeneo.

Il primo limite dell’esperienza è il punto di vista, e mutarlo, forse, vuole dire aprirsi a molteplici significati e così percepire, in un certo qual modo, la città e l’arte nel modo contrario di come siamo abituati.

La ricezione e l’interpretazione non sono attività separabili. Lo spazio si comprende nel momento in cui lo viviamo e proviamo ad introdurre una preferenza. Bene, stiamo provando a dare una versione o un’interpretazione della città, e quindi ad introdurre questa preferenza come risultato di un modo di intendere il mondo - tramite l’opera d’arte, architettonica, sociale, ecc... - secondo una misura umana. La realizzazione di questa misura è temporanea e temporale perché prevede che il veicolo di trasformazione della città sia il “corpo umano”, inteso come metro per la costruzione degli spazi e dei saperi, questo per arrivare alla produzione di “spazi funzionali” non più contrapposti agli “spazi esistenziali”.


occorre affrontare lo sforzo di capire ciò che non è rigorosamente immediato.


Da una parte “cambiare” l’uomo significa “cambiare” la “città”, dall’altra “cambiare” la “conformazione dello spazio” con il quale l’uomo si mette in relazione, equivale a pensare ad un uso differente dello spazio e di conseguenza del tempo. Così, ad esempio, il tempo dello svago non equivarrà forse più a tempo di consumo passivo, ma diverrà tempo attivo e costruttivo.

Il cammino in questa direzione è lungo, e sicuramente non saremo noi a dare risposte e soluzioni; ma vorremmo fare un piccolo passo in questa direzione, attraverso ciò che crediamo possa essere fra gli altri potente veicolo e strumento per comprendere il nostro modo di percepire il mondo, per esplorare e forse trasformare gli spazi della nostra contemporaneità: l’arte in tutte le sue forme e secondo tutti i suoi approcci estetici.


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Gli artisti di Itinerario Stabile 2007

Quest’anno Itinerario Stabile ha ospitato: Sepiatone, Marti, Faraualla, Teatro delle Ariette, Giolisu, Mutaimago, Gruppo Nanou, Caravan Kermesse, Artipigri, Steve Piccolo, Gak Sato & Corale Polifonica Malatestiana,  Timbuctu' Orchestra, Alessandro Raina, Nobraino e  Gatto Valerio Bonanni. Inoltre vi sono state installazioni video ed esposizioni d'arte nelle due gallerie cittadine.

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Scenari urbani in formato A4

Continua “Scenari urbani in formato A4”. Il gioco consiste nell’inviare, all’attenzione del festival, un foglio formato A4 con un contributo (scritto, disegno, fotografia, collage ecc..) che rappresenti uno scorcio urbano reale (esistente o scomparso), di una qualunque citta'.

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