pa[ ]saggio performativo
Portare il teatro fuori dai teatri, a cielo aperto. Suonare nelle piazze,
per cittadini curiosi, turisti, passanti. Reinventare la creazione
artistica, integrandola nel paesaggio urbano: Itinerario Stabile continua a chiedere tutto questo a performer, coreografi, registi,
musicisti, videomaker, scrittori. Continua a chiedere all'arte di avere
il coraggio di rinnovarsi e di cambiare forma insieme alla città.
Come nelle prime edizioni, c'è molta musica nel festival 2010. E
ci sono molti artisti che sperimentano, che osano abbandonare
strade sicure per percorrere territori vergini: uno per tutti è Dario
Giovannini, compositore e musicista di formazione classica, che
mette insieme una bizzarra orchestra di chitarre e bassi elettrici, per
impovvisare un concerto in piazza. Poi, c'è la "musica alternativa
per le masse" di Frequenze Indipendenti, con dirette radio e show
case. Si ascoltano i suoni "catturati in viaggio" dai Tête de Bois, la
nuova canzone d'autore di Samuel Katarro e il jazz con risvolti rock
di Dez Mona.
Sul versante della performance, si incontrano il teatro/realtà di
Babilonia Teatri, la commovente coreografia di Giolisu, l'inquietante
stanza dei giochi di Erosanteros.
E, in collaborazione con la Notte per la Cultura, le parole di speranza
di Santos, davvero inconsuete nel percorso di Roberto Saviano, e
il concerto "poetico" di Luciano Sampaoli dedicato a Luzi con la
partecipazione di Luigi Lo Cascio.